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COBALTO

Categoria: Esami Sangue

Il cobalto è considerato un minerale essenziale ed è parte integrante della vitamina B12, o cobalamina. Il cobalto agisce come sostituto del manganese e dello zinco in alcuni enzimi e ne attiva altri. E’ necessario per un normale funzionamento e mantenimento dei globuli rossi e di tutte le altre cellule del corpo. Il corpo umano non ha la capacità di sintetizzare il cobalto e dipende quindi da fonti animali per una giusta quantità di questa sostanza. Ecco perché i vegetariani sono più soggetti ad una carenza di cobalto di quanto non lo siano le persone che mangiano carne. Gli alimenti più ricchi di cobalto sono le carni, specialmente fegato e rognone, le ostriche, le vongole e il latte. Il cobalto è presente in tutta la vegetazione marina e oceanica ma manca invece in quasi tutte le verdure coltivate. I terreni fertilizzati a cobalto possono trasmetterne piccole quantità ai raccolti. La maggior parte della quantità assorbita, una volta usata dal corpo, viene eliminata attraverso l’urina. Il cobalto viene immagazzinato nel fegato, nei reni, nel pancreas e nella milza. E’ stato provato che alte dosi di cobalto possono causare un ingrossamento della tiroide. La riduzione della quantità di cobalto dovrebbe permettere alla tiroide di ritrovare le sue dimensioni normali. Gli esperimenti effettuati sugli animali hanno mostrato che un eccesso di cobalto causa la policitemia, ossia l’aumento dei globuli rossi. Tra i sintomi meno gravi troviamo pallore, stanchezza, diarrea, palpitazioni cardiache, intorpidimento delle dita delle mani e dei piedi. E’ stato scoperto che una dieta a base di proteine di alta qualità protegge dagli effetti tossici del cobalto. Una carenza di cobalto può causare l’anemia perniciosa ed essere responsabile di uno sviluppo lento. Se la carenza di cobalto non viene curata, può causare disturbi nervosi permanenti. L’esposizione professionale a polveri e fumi contenenti questo metallo ne determina un innalzamento della concentrazione nelle urine: per questo motivo il dosaggio nelle urine è adeguato all’effettuazione del monitoraggio biologico dell’esposizione professionale.

Campione: sangue e urine

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